I trend della business intelligence per il 2019
Il data collaborative aumenta l'impatto sul bene comune
L'impegno mirato da parte delle organizzazioni sia pubbliche che private rafforza il movimento "data for good".
I dati hanno trasformato il modo di agire delle organizzazioni, anche delle organizzazioni non governative (ONG) e no-profit. Il movimento "data for good" sta crescendo esponenzialmente sia nelle organizzazioni private che nel settore pubblico. Secondo una ricerca di Gartner, "le ricorrenze di 'data for good' sui social media sono aumentate del 68% nel corso dell'ultimo anno", mentre il pubblico generico è sempre più consapevole del potenziale impatto positivo dei dati sulla società.
Aziende del settore privato come Orange, la multinazionale delle telecomunicazioni, stanno sviluppando progetti che utilizzano informazioni basate sui dati per promuovere l'impegno nel campo del bene sociale. Con il progetto OPAL, Orange ha creato un comitato di governance, in collaborazione con i governi locali, per regolare il modo in cui i dati vengono raccolti, resi anonimi e protetti. Questo permette all'azienda di condividere in modo sicuro con le organizzazioni di impatto sociale gli indicatori aggregati derivanti dai tabulati telefonici. In Senegal, questi dati sono stati utilizzati di recente per valutare i tassi di alfabetizzazione in base all'utilizzo dei messaggi di testo, aiutando le organizzazioni di impatto sociale a prendere decisioni sull'assegnazione delle risorse nei programmi di alfabetizzazione.
Storicamente, le ONG e le non profit non hanno mai avuto le risorse necessarie per investire in un'infrastruttura di dati sofisticata o in team di persone che lavorano con i dati. Ora, grazie all'efficienza in termini di costi e alla flessibilità del cloud computing, queste organizzazioni possono sviluppare ambienti per i dati sofisticati, senza grandi investimenti interni, aprendo così la strada ad altre iniziative di impatto sociale basate sui dati.
Un esempio pratico è la nascita e la crescita di data commonwealth (comunità di dati), piattaforme per la condivisione e la collaborazione tra le organizzazioni con un obiettivo comune. L'Hutch Data Commonwealth, ad esempio, "è un team multidisciplinare che ha l'obiettivo di offrire ai ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center strumenti innovativi di scienza dei dati, infrastrutture e collaborazioni per accelerare la ricerca". In un articolo per GeekWire, Matthew Trunnell, Chief Information Officer e Executive Director di Hutch Data Commonwealth, spiega come il cloud rappresenti le "fondamenta dei dati scientifici aperti". "Il cloud diventa il luogo in cui ci ritroviamo e collaboriamo, un luogo dove tutti si riuniscono per il bene comune". Il commonwealth si basa sulla partnership con altri istituti di ricerca e fornitori di tecnologia e pone i dati al centro della propria mission.
Queste partnership, sia relative a progetti nel settore pubblico e privato che ai commonwealth, richiedono una base di fiducia. Le organizzazioni stanno valutando gli elementi fondamentali di una partnership di successo, comprese le implicazioni legali e gli standard di governance in materia di condivisione dei dati. Questo processo include la valutazione dei rischi per la privacy e la creazione di sistemi di protezione per la condivisione di informazioni personali.
Un recente report del Governance Lab della NYU Tanden School of Engineering si concentra principalmente sulle sfide riguardanti la condivisione dei dati sui social media tra organizzazioni del settore pubblico e privato, ma i principi espressi possono essere applicati a diverse partnership per la condivisione dei dati. GovLab prevede che sempre più organizzazioni nomineranno dei data steward per gestire i data collaborative, per assicurare "un giusto processo per rispondere alle richieste dei dati; un sistema per filtrare e stabilire la priorità di alcuni tipi di informazioni; un metodo per assicurarsi che i dati che vengono pubblicati corrispondano alle esigenze e richieste del pubblico".
L'accesso a un gran numero di sorgenti dati con i controlli adeguati, come nel caso di Fred Hutch, può avere un impatto importante. Mentre restano da affrontare molte sfide per progetti collaborativi su così larga scala, il movimento "data for good" testimonia il potenziale altruistico della condivisione dei dati. I progressi in campo tecnologico, l'aumento dell'alfabetizzazione dei dati e un focus sulla collaborazione stanno creando un ambiente propizio per risolvere alcuni dei problemi più difficili del mondo.