Razionalizzare le fonti e promuovere la cultura del dato: l’approccio del Gruppo MutuiOnline
Creazione di specifici data asset per linea di business e dashboard standardizzate per un accesso veloce e organizzato alle informazioni
Maggiore fruibilità del dato per gli utenti business, grazie a strumenti intuitivi per consultare i dati e generare report in autonomia
Aumento della platea di utenti in grado di prendere decisioni data-driven e di analizzare i trend di business più rapidamente
La storia di questa Internet company è legata a filo doppio a una delle stagioni più interessanti del percorso di digitalizzazione che interessa il sistema Italia: quella della net economy. Gruppo MutuiOnline (MOL) nasce infatti come startup nel 2000 per opera dei due soci fondatori, Marco Pescarmona e Alessandro Fracassi, e con il primo portale di comparazione, MutuiOnline.it, si afferma da subito nel mondo dei servizi finanziari. Anno dopo anno, la società estende le attività in altri settori della comparazione e dell’intermediazione di prodotti per privati e nell’ambito delle soluzioni di outsourcing per aziende. Il Gruppo è di fatto una delle prime Fintech italiane di successo e nel 2007 viene quotato alla Borsa Italiana nel segmento STAR; oggi conta più di 2.000 dipendenti e oltre 30 società distribuite in 14 sedi in Italia e all’estero e opera con due distinte divisioni: Broking e BPO (Business Process Outsourcing).
La prima è leader in Italia nella comparazione, promozione e intermediazione online di servizi e prodotti finanziari, assicurativi e di e-commerce attraverso i suoi svariati marchi retail, tra i quali MutuiOnline.it, PrestitiOnline.it, Segugio.it, SOSTariffe.it e TrovaPrezzi.it. La seconda si occupa di gestire in outsourcing processi ad alto valore aggiunto per conto di banche, intermediari finanziari, compagnie assicurative, società di investimento e società di noleggio/leasing.
L’affinamento e l’evoluzione delle competenze tecnologiche è la chiave per la continua crescita di Gruppo MutuiOnline e la trasformazione degli strumenti di analytics si inquadra proprio in questo percorso di evoluzione, tutt’altro che terminato.
L’esigenza di fondo
Il progetto di ripensare l’infrastruttura di analytics alla base delle attività della Divisione Broking è iniziato oltre due anni fa con la pandemia, che ha fatto da acceleratore a un processo di trasformazione già in atto.
Le competenze analitiche interne si riflettevano in tanti piccoli strumenti di reporting verticali customizzati dalle linee di business (quelle principali sono mutui, assicurazioni, tariffe, prestiti, ...), ma allo stesso tempo in una conoscenza dei dati concentrata in poche persone. Non era quindi infrequente avere inefficienze dovute all’analisi dati basata su multiple versioni della verità.
Come ricorda Andrea Proserpio, «si era resa necessaria un’opera di razionalizzazione e armonizzazione delle modalità di gestione dei dati. È stato quindi intrapreso un progetto volto a trovare una soluzione più agile per gestire l’accesso al dato e ampliare così la platea di utenti che potessero prendere decisioni data driven». Su precisa indicazione del top management è stato avviato il percorso di riorganizzazione delle attività di reportistica. L’iniziativa, avviata in Q2 2020, ha col tempo coinvolto tutte le principali linee di business e si è focalizzata da una parte sulla semplificazione delle logiche al fine di avere modelli dati riutilizzabili e dall’altra sulla creazione di una forte community di utenti, che oggi conta circa una settantina di persone.
La scelta di Tableau
Date queste premesse, era necessario trovare uno strumento che fosse sufficientemente flessibile e semplice da utilizzare da parte dell’utenza finale. La software selection è stata condotta rispetto a tre criteri ben definiti: funzionalità dello strumento, facilità d’uso per gli utenti di business e costo. La scelta è caduta su Tableau e dopo il buon esito dei primi proof of concept si è passati all’implementazione del primo modulo verticale (dedicato ai prodotti assicurativi), che ha richiesto solo tre mesi. «La priorità – aggiunge in proposito Proserpio – era creare specifici data asset per linea di business che fossero facilmente fruibili dagli utenti, con una precisa linea di governance del dato e senza stravolgere completamente l’approccio precedente.
L’obiettivo era di tenere a bordo gli utenti senza spaventarli, per cui siamo partiti subito con la formazione. È stato fondamentale creare assieme i primi report: in questo modo abbiamo visto crescere rapidamente la fiducia nei dati e nello strumento». La piattaforma Tableau ha risposto in pieno a questo compito, confermando le peculiarità di soluzione molto intuitiva per cui era stata scelta e garantendo alla Divisione Broking la possibilità di mettere in piedi un sistema organico di analisi e di elaborazione dei dati, oggetto di miglioramento continuo. Oggi è utilizzata da praticamente tutti gli utenti business della Divisione e sta rispondendo all’esigenza di standardizzare le dashboard per permettere agli utenti di accedere in modo veloce e organizzato alle informazioni inerenti dati e ai KPI certificati, assicurando la completa sostenibilità tecnica dell’attività di analisi.
I benefici ottenuti
I vantaggi derivanti dall’implementazione di Tableau, come assicurano i diretti interessati, si evidenziano soprattutto nella fruibilità del dato per l’utenza finale e nella maggiore manutenibilità dei modelli dati. A prova di ciò, le sorgenti ‘principali’ per ogni linea di business ospitano metà dei report dell’organizzazione.
In questi due anni abbiamo avuto un forte focus sulla standardizzazione e democratizzazione del dato, cercando di realizzare un modello self-service supportato da frequenti attività di formazione e coaching da parte del team centrale.
Spiega Nicoletta Papucci: «Il nostro ruolo è stato duplice, da una parte abbiamo costruito una macchina che permetta a tutti di accedere in maniera semplice ai data asset, di cui continuiamo a gestire la governance, dall’altra siamo stati molto focalizzati sulla formazione degli utenti in modo da rendere l’azienda sempre più data driven».
Da questo punto di vista un dato esemplificativo dei risultati raggiunti è relativo alla percentuale di report generato direttamente dagli end user, pari a due terzi del totale. Al momento, come spiega ancora Papucci «è difficile quantificare in modo preciso il ritorno dell’investimento effettuato ma è certo che l’utilizzo di Tableau ci ha permesso di fare un passo in avanti sia nel rapporto con i nostri partner commerciali, sia nella velocità con la quale possiamo analizzare i trend di business; il livello di qualità del dato che stiamo via via raggiungendo ci potrebbe portare in futuro anche a misurare in modo più tangibile l’efficacia della soluzione».
Sviluppi futuri
Questo è il primo passo per la trasformazione della gestione dei dati per il Gruppo MutuiOnline, che ora guarda a rafforzare il back end. «Grazie alla piattaforma Tableau – conclude in proposito Proserpio – e alla sorprendente autonomia degli utenti siamo arrivati a un buon livello di consolidamento della struttura di reporting. Possiamo quindi spingere sul fronte del data modelling e sull’ulteriore miglioramento della governance del dato, mantenendo il controllo di ciò viene prodotto a livello di reportistica. Questa, al momento, è la sfida più importante».
In parallelo sarà data molta attenzione al consolidamento di quanto fatto finora e all’estensione delle best practice di analytics alle linee di business minori e al servizio dello sviluppo degli algoritmi di machine learning, strategici per supportare la crescita.